Digital Skills in a changing world

August 5, 2024

Corrado Passera's editorial

CEO illimity

Nel mio precedente articolo, ho parlato di come la tecnologia stia ridisegnando il mondo. Se vuoi leggere l'articolo completo, lo trovi qui

Questi cambiamenti, tuttavia, non riguardano solo i processi e le infrastrutture, ma stanno anche trasformando profondamente il mondo del lavoro.

Moltissimi mestieri spariranno e, al contempo, ne nasceranno di nuovi ma tutti saranno trasformati: i giovani devono essere ben consapevoli di questo, e indirizzarsi nella loro formazione verso occupazioni che non siano sostituibili dalle macchine o dai software.

Diventa cruciale, quindi, sviluppare la capacità di imparare ad imparare, ovvero la capacità di adattarsi e acquisire nuove competenze in modo continuo e autonomo. Non si tratta solo di acquisire conoscenze specifiche, ma di sviluppare la capacità di apprendere nuove cose in modo efficiente per essere in grado di stare al passo con i cambiamenti, riuscire sempre a essere pronti e resilienti alle trasformazioni.

In tutti i mestieri, ad ogni modo, sarà necessario saper applicare le nuove tecnologie. Ci sarà bisogno di creatività, capacità decisionale e critico-interpretativa per non essere sostituiti da robot inevitabilmente più forti nelle attività ripetitive e codificabili. E ci sarà bisogno di solide basi culturali ed etiche per fare fronte ai problemi inediti che si presenteranno, di “occhiali” che ci consentiranno di vedere quello che sta accadendo dietro le apparenze, per capire come agire per non limitarsi a subirne le conseguenze: dal cyber-terrorismo agli attacchi alla privacy, dalle biotecnologie alla genomica che miglioreranno la nostra vita, ma ne potranno manipolare in modo incontrollato forme e sviluppo.

Questo significa anche che ogni impresa deve sì valutare i rischi e le opportunità che ha davanti a sé per ripensare il proprio posizionamento rispetto alla digitalizzazione e, di conseguenza, adottare le tecnologie necessarie, ma – forse ancora più cruciale – sviluppare o attirare le nuove competenze necessarie.

Le nuove tecnologie stanno ridisegnando profondamente tutti i settori. Esse costituiscono una grave minaccia solo per chi non ha le risorse umane per dominare il cambiamento, ma rappresentano una grande opportunità per chi si dota di professionalità adeguate. È una questione di competenze tecniche, di creatività e imprenditorialità e di visione sistemica nonché di istinto nell'interpretare il cambiamento in corso. Presupposto di un ambiente di lavoro di questo tipo è la diversità di esperienze, attitudini, età e competenze, oltre che, naturalmente, di genere. I nostri oltre 900 illimiters infatti provengono da oltre 400 realtà, 18 settori e 24 paesi diversi e la maggioranza di loro non aveva mai lavorato in banca. Una vera Torre di Babele estremamente dinamica e tenuta insieme da leader forti e coesi e dalla passione per radicati valori comuni. E quando non troviamo sul mercato le persone adatte, le formiamo all’interno con il supporto delle migliori università.

Per concludere, sono convinto che la digitalizzazione del mondo, se gestita correttamente, porterà senza dubbio grandi benefici all’umanità, migliorerà le condizioni di vita: come per ogni tecnologia, non è lo strumento in sé a portare del bene, ma il modo in cui viene utilizzato. Il digitale potrà volgere molte pratiche al bene comune, ma solo se ci sarà la volontà di farlo e se si saprà coltivare la capacità di far dialogare il linguaggio della scienza e della tecnica con quello dell’uomo.