24 ottobre 2023
Credito a breve termine: la soluzione ideale per necessità finanziarie immediate
Perché le imprese non giocano bene le proprie carte in fatto di merito creditizio
Come ottenere credito a breve termine? E come farlo in modo da soddisfare le necessità immediate senza però intaccare la propria posizione debitoria? È il cruccio di molte piccole e medie imprese, che per crescere devono fare leva non solo sull'agilità e sull'inventiva, ma anche su una certa stabilità finanziaria. Il che può rivelarsi più arduo del previsto, specie nelle fasi di startup o di accesso a mercati inesplorati, quando inevitabilmente ci si imbatte in nuovi clienti, la cui affidabilità e la cui puntualità nei pagamenti possono essere verificate solo attraverso l'esperienza.
Quando le imprese prediligono il credito a breve termine
Sostenere lo sviluppo del business e allo stesso tempo migliorare la robustezza dell'azienda potrebbe quindi voler dire ricorrere a iniezioni di capitale. Il pensiero naturalmente corre subito ai mutui e ai prestiti tradizionali, che anche in base alle competenze del partner finanziario e al tipo di prodotto scelto possono rivelarsi strumenti utilissimi per indirizzare l'espansione delle attività.
Ma, come tutti sanno, piani di finanziamento di questo tipo implicano parecchi oneri per chi li richiede: oltre a dover corrispondere gli interessi del prestito, le aziende rimangono vincolate per anni al pagamento delle rate, senza contare che ciascuna di queste operazioni ha effetti diretti sul merito creditizio delle organizzazioni, che risultano più esposte all'interno della centrale rischi.
Il credito a breve termine, inteso soprattutto come factoring pro soluto, anticipo fatture e anticipo su contratti, invece, rappresenta in questo senso una gamma di strumenti ugualmente efficaci ma decisamente più versatili e meno impegnativi.
Ma, come tutti sanno, piani di finanziamento di questo tipo implicano parecchi oneri per chi li richiede: oltre a dover corrispondere gli interessi del prestito, le aziende rimangono vincolate per anni al pagamento delle rate, senza contare che ciascuna di queste operazioni ha effetti diretti sul merito creditizio delle organizzazioni, che risultano più esposte all'interno della centrale rischi.
Il credito a breve termine, inteso soprattutto come factoring pro soluto, anticipo fatture e anticipo su contratti, invece, rappresenta in questo senso una gamma di strumenti ugualmente efficaci ma decisamente più versatili e meno impegnativi.
I vantaggi del factoring, essenziale per ottenere credito a breve termine
Come strumento di credito a breve termine, il factoring pro soluto consente infatti alle imprese di incassare in tempi estremamente rapidi il corrispettivo delle fatture emesse, trasferendo il rischio di credito agli operatori che offrono il servizio (di solito banche e istituti finanziari) definiti factor o cessionari. È questo sistema che permette sia di non intaccare la capacità dell'organizzazione di accedere a ulteriori liquidità anche attraverso strumenti più tradizionali, come i prestiti, sia di procedere con la de-recognition dei crediti in bilancio.
Ricorrere al factoring, inoltre, aiuta le PMI a entrare in un vero e proprio ecosistema in cui cedente, cessionario e debitore cooperano facendo leva su un rapporto orientato al medio-lungo periodo. Il che consente di fare leva sul supply chain finance per sostenere una crescita omogenea dell'intera filiera e, conseguentemente, di aumentare la conoscenza reciproca e quindi la fiducia nelle controparti.
Ricordiamo però che il factoring in sé è soprattutto finalizzato all'ottenimento di credito nel breve termine, e può per questo ricoprire anche un ruolo fondamentale all'interno di una strategia di risoluzione di situazioni di crisi contingenti.
Una particolare forma di factoring è l'anticipo su contratto, particolarmente indicato per le aziende che stanno esplorando nuovi mercati e nuovi segmenti di business. In questo caso l'impresa può richiedere al factor un anticipo della quota fatturabile previste da un ordine registrato presso un cliente (di solito il 20-25%) che potrà essere utilizzato per finanziare tutte le spese relative alla fornitura concordata. L'anticipo verrà poi restituito nel momento in cui la fattura viene saldata – tutta o in parte – dal cliente.
Ricorrere al factoring, inoltre, aiuta le PMI a entrare in un vero e proprio ecosistema in cui cedente, cessionario e debitore cooperano facendo leva su un rapporto orientato al medio-lungo periodo. Il che consente di fare leva sul supply chain finance per sostenere una crescita omogenea dell'intera filiera e, conseguentemente, di aumentare la conoscenza reciproca e quindi la fiducia nelle controparti.
Ricordiamo però che il factoring in sé è soprattutto finalizzato all'ottenimento di credito nel breve termine, e può per questo ricoprire anche un ruolo fondamentale all'interno di una strategia di risoluzione di situazioni di crisi contingenti.
Una particolare forma di factoring è l'anticipo su contratto, particolarmente indicato per le aziende che stanno esplorando nuovi mercati e nuovi segmenti di business. In questo caso l'impresa può richiedere al factor un anticipo della quota fatturabile previste da un ordine registrato presso un cliente (di solito il 20-25%) che potrà essere utilizzato per finanziare tutte le spese relative alla fornitura concordata. L'anticipo verrà poi restituito nel momento in cui la fattura viene saldata – tutta o in parte – dal cliente.
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