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La globalizzazione è un concetto che affonda le sue radici nella seconda rivoluzione industriale: quella che venne celebrata nel 1889 durante l’Esposizione Universale di Parigi e che, negli stessi anni, vide il Capitano Giovanni Montanari dare vita alla sua impresa per trasferire ciò che veniva sfornato dalle grandi fabbriche fino ai luoghi dove si trovavano i loro clienti. Era nata la Navigazione Montanari, compagnia che si dedicava al trasporto di merci tra i porti del Mediterraneo: all’inizio si trattava delle cosiddette “merci secche”, soprattutto legnami e altre materie prime, ma le cose sarebbero presto cambiate. Dopo che la flotta era cresciuta tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, grazie all’adozione di innovativi vascelli costruiti nei cantieri italiani che combinavano navigazione a vela e motore, imponendo l’azienda come uno dei protagonisti del suo mercato di riferimento grazie alla guida della seconda generazione della famiglia Montanari (era stato il Capitano Arturo Montanari a prendere il timone della nave), fu nel secondo dopoguerra che il business prese la direzione che ancora oggi anima il suo giro d’affari.
Intuendo che il petrolio e i suoi derivati sarebbero stati tra le principali merci trasportate sui mari nei decenni successivi, Navigazione Montanari diede vita a una nuova flotta: è stata la terza generazione a scegliere di acquistare alcuni tra i primi esemplari di navi-cisterna in servizio nel Mediterraneo, e grazie alla scelta compiuta dai fratelli Giannetto, Attilio e Alberto vennero gettate le fondamenta per un fiorente business. La flotta si sarebbe allargata progressivamente nel corso degli anni successivi, fino a raggiungere dimensioni tali da trasformarsi in un vero e proprio leader nel proprio settore: grazie agli storici rapporti costruiti nel tempo con player di primario standing, Navigazione Montanari ha sviluppato un rigoglioso giro d’affari che ha visto le sue cisterne specializzate, realizzate con tecnologie che ne aumentano anche la sicurezza in navigazione così da solcare i mari e trasportare il frutto della petrolchimica su tutte le rotte a corto e medio raggio. Una particolarità delle imbarcazioni Montanari: prendono tutte il nome da valli italiane, con un curioso accostamento tra mari e monti.
Il business è comunque cresciuto costantemente fino all’acquisizione Navigazione Alta italia Spa, avvenuta alla fine degli anni ’90, così da espandersi ulteriormente anche attraverso la quotazione in Borsa. I momenti di difficoltà non sono mancati, ma il management ha deciso di sfruttare le circostanze, come la crisi finanziaria del 2008, per rivedere il proprio modello di business e seguire le tendenze del mercato, risanando al contempo anche i conti: oggi le flotte sono più snelle e si presta molta attenzione all’età media delle navi, con l’obiettivo di ridurre il più possibile i costi operativi e i capitali immobilizzati, anche attraverso dei leasing a lungo termine. Ed è esattamente questa la strada scelta oggi da Navigazione Montanari: da circa un paio d’anni ha anche avviato un rinnovamento progressivo della propria flotta, cedendo ad altri operatori oltremare le navi più anziane e provvedendo ad acquistarne di più moderne ed efficienti per continuare a garantire ai propri storici clienti lo stesso tipo di servizio offerto fin qui da oltre 130 anni.
Sotto la guida della quarta generazione della famiglia Montanari - oggi è Corrado Arturo Montanari il Presidente e Amministratore Delegato del gruppo - e anche per far fronte alle oscillazioni che il mercato petrolifero ha attraversato negli anni recenti, si è deciso come detto di provvedere alla razionalizzazione e all’ammodernamento della flotta. Il piano prevede investimenti complessivi di oltre 120 milioni di euro nei prossimi 3 anni, grazie al supporto finanziario di illimity e SACE, per sostituire alcune delle navi più datate (alcune sono già state cedute con successo ad altre compagnie di navigazione) con 4 navi più recenti e tecnologicamente avanzate in grado di riportare ai livelli massimi la capacità operativa della flotta. Grazie a questo investimento e sfruttando la propria storica presenza nel settore e i propri rapporti d’affari consolidati, già oggi Navigazioni Montanari è una delle società più efficienti sul mercato di riferimento e punta ad aumentare la propria redditività cavalcando la ripresa attesa nei prossimi anni.
A Corrado Montanari, quindi, il compito di trovare ancora una volta una nuova rotta per NavMont: come nella migliore tradizione delle grandi dinastie di imprenditori, l’attuale capitano ha scelto di fare gavetta costruendosi la propria esperienza lontano dalle sicurezze domestiche, avendo iniziato la propria carriera di armatore negli anni ’60 occupandosi di noleggi marittimi a Londra e poi ritornare a casa per riprendere il timone degli affari di famiglia. Corrado Montanari ha anche dato vita alla Fondazione Montanari, che fin dal 2005 si è posta l’obiettivo di promuovere meritorie iniziative nel settore della cultura, dell’economia, della salute e nel terzo settore. Ma con lo sguardo sempre fisso all’orizzonte in cerca di nuovi successi per la sua impresa, come ogni capitano di un vascello dovrebbe sempre fare.