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Ci troviamo in Toscana, un museo a cielo aperto, fatto di piccoli borghi e panorami rilassanti. Una regione testimone di un patrimonio culturale e artistico impareggiabile. Un posto in cui assaggiare sapori genuini e vini di qualità.
Ed è proprio in tutta questa meraviglia che troviamo gli asset immobiliari di TRE Holding, società immobiliare fiorentina, nata come spinoff del Gruppo Targetti.
TRE Holding si occupa di gestire asset logistici e produttivi ed ha come obiettivo quello di valorizzare gli immobili. Quando si lavora in questo settore ci si confronta con tantissimi interlocutori che hanno opinioni diverse e contrastanti.
A Campi Bisenzio troviamo un centro produttivo logistico, ora affittato ad un grande e noto brand della moda italiana, a Bibbiena un piccolo magazzino e nel Chianti la Villa La Sfacciata. Quest’ultima in particolare è una storica villa sui colli fiorentini che deve il suo nome alla sua posizione, che domina dall’alto i panorami di Scandicci, San Casciano e l’Impruneta. Una villa costruita tra il 1300 ed il 1400 che è stata di proprietà della famiglia Vespucci per poi passare alla famiglia Antinori nel ‘600.
Parliamo di immobili quindi, ma non di immobili qualsiasi, quelli che nascondono un grande potenziale e che necessitano di un progetto basato su una visione di medio-lungo periodo.
Purtroppo, periodi di recessione economica lasciano segni che possono durare anni, fino a portare alla vendita all’asta degli asset posti a garanzia dei creditori. E anche in TRE Holding sono confluiti asset e debiti. Ma, sin dall’inizio, è apparso chiaro che la situazione della società fosse diversa e che fosse necessario spostare l’orizzonte oltre il mero risanamento del debito.
TRE Holding deve quindi guardare al suo futuro, accompagnata da un AD in grado di svolgere il ruolo di trait d’union per far dialogare tutti gli attori in maniera costruttiva. La società deve focalizzare la propria strategia partendo dal territorio in cui opera, perché è solo grazie alla conoscenza del mercato locale che si è in grado di trovare le persone giuste, in tempi ridotti, con condizioni vantaggiose.
Ma c’è un altro fattore che TRE Holding deve integrare nei suoi piani futuri, ed è un fattore che molte aziende dovranno sempre più far proprio, ovvero quello del concetto della trasparenza, perché in alcuni contesti è comprensibile che alcuni attori al tavolo, gli istituti di credito, possano essere diffidenti. Solo con un clima di fiducia si arriva ad una soluzione condivisa e positiva per tutti.
Un’operazione virtuosa che ha dimostrato la possibilità di trasformare una situazione negativa in un’opportunità, un nuovo inizio.
TRE Holding nasce, appunto, dal Gruppo Industriale Targetti che in seguito ad un periodo di difficoltà è stata coinvolta in un percorso di ristrutturazione, creando una società ad hoc in cui sono confluiti i debiti per circa 130 milioni di euro.
Così TRE Holding si è ritrovata con un grande debito, frazionato tra 13 creditori, tra cui alcuni fondi d’investimento ed una banca straniera, senza un indirizzo strategico e con una moltitudine di interlocutori che non agevolavano il dialogo.
Il ruolo di illimity è stato quello rilevare tutti i debiti, agendo da polo aggregante e proponendo alle banche la possibilità di recuperare cifre ulteriori nel caso in cui la valorizzazione e la vendita degli immobili si fossero dimostrate particolarmente positive. Il primo step era, quindi, trovare una collocazione adeguata degli immobili sul mercato senza svenderli. Una fase durata circa un anno in cui l’obiettivo era quello di instaurare un dialogo costante tra debitore e creditore. Ed è proprio qui che si inserisce la figura di Maurizio Ria, Managing Partner Duke&Kay Srl, che copre un ruolo fondamentale per TRE Holding grazie alle sue competenze tecniche e alle caratteristiche di diplomazia e visione.
Un’operazione delicata e complessa, che ha richiesto lunghe negoziazioni, ma che illimity, neprix e TRE Holding sono riusciti a concludere positivamente. L’immobile di Campi Bisenzio è stato venduto, e Villa La Sfacciata ha trovato un compratore straniero che se ne è innamorato. Anche il piccolo magazzino ha trovato un suo destino ed è stato ceduto a un prezzo adeguato.
Tutti e 3 gli immobili sono stati venduti in netto anticipo rispetto alla scadenza e, con il ricavato, la società è riuscita ad estinguere il debito ipotecario di 25 milioni di euro, ad assicurare la remunerazione importante degli Strumenti Finanziari Partecipativi detenuti da illimity, a creare una riserva per i costi della società fino alla liquidazione e a determinare un extra rendimento per le banche che avevano ceduto il credito.